giovedì 20 dicembre 2007

Ignorate gente, ignorate

Mi e' capitata sotto mano una statisica inquietante: e' stata rivolta la domanda "perche' sulla Terra c'e' alternanza fra giorno e notte?" a un campione di studenti delle scuole medie del mondo sedicente "avanzato" o geograficamente occidentale. La risposta corretta: "la Terra ruota intorno al suo asse" e' stata "pescata" tra quattro possibilita' da una minoranza di ragazzi. In Italia il 38% degli intervistati ha dato una risposta corretta: 48% nel Nord-Est, 30% nel Sud. E come ti sbagli?

Questa notizia viene diffusa in Italia con il solito imbarazzante codazzo di invettive politiche: il paese del "piove governo ladro" non puo' smentirsi: viene immediatamente chiamato in causa il Ministro della Pubblica Istruzione, da opinion leaders che reiterano alla nausea il maleodorante pout-purri di considerazioni su neo-bullismo, devianze sessuali da Youtube, telefonini in classe, ignoranza, ignoranza, profonda ignoranza delle nuove generazioni.

Ma come puo' l'ignoranza avere dei responsabili?

Sarebbe stato curioso che si rivolgesse la domanda "perche' sulla Terra c'e' alternanza fra giorno e notte?" non solo agli studenti delle scuole medie ma agli italiani adulti. Lungi da me fare fosche previsioni sui tracolli statistici delle possibili risposte. Ma, nell'eventualita' di performance disastrose degli adulti, dove cercare il responsabile dell'ignoranza? Nessun Ministro da bastonare, qui? Mastella? E' gia' pronto con l'indulto, no grazie.

Per tornare alla statistica: gli studenti migliori sono i finlandesi (55% di risposte corrette), gli studenti peggiori... voila': i francesi (31% di risposte corrette). Come non prendersela con Sarkozy? E nel nostro amato Belgio? Risultati non pervenuti. Ma... e' passata quasi inosservata la notizia che il comune di Zaventem, a nord di Bruxelles, ha deciso di non vendere piu' terreni a persone che non parlino olandese. I francofoni o gli stranieri in generale non potranno piu' acquistare un terreno per costruirci una casa. Dovranno quanto meno dimostrare di essere iscritti con profitto a un corso di olandese. Che magnifico esempio di incrocio a croce uncinata di ignoranze: i poveri francofoni ignoranti di olandese, rei di essere nati nella parte sbagliata dell'universo, incrociano i poveri assessori del comune di Zaventem, ignoranti di tolleranza, nel paese in cui la nuova Miss e' di Liegi, si chiama Alizée Poulicek, ha origini ceche, e' francofona e desta scalpore, perche' durante la trasmissione non e' stata capace di spiccicare una parola in olandese, pardon: fiammingo. Le news hanno riportato un calo drammatico degli ascolti di Miss Belgio nella fiamminghissima provincia di Anversa...

venerdì 14 dicembre 2007

La Belgique n'existe plus! (un anno dopo)

Il 13 Dicembre 2006 (e se n'e' andato un altro anno, cosi') la RTBF apre un'edizione straordinaria delle news. Il conduttore esordisce con questa frase: "Le Fiandre hanno dichiarato l'indipendenza. Da oggi la Belgique non esiste piu'". E' un fake.

All'istante si scatenano in ressa i commenti dei politici e degli intellettuali: il fake viene giudicato con tutti gli aggettivi inventati dall'origine dei tempi ai nostri giorni che, sembrera' inverosimile, sono inferiori al numero di partiti politici in Belgio. Il fake e' considerato geniale ma provocatorio, lucido ma inutile, accurato ma disperato, banale ma veritiero, plausibile ma allarmante...

Accade, in questo falso breaking news, che i cronisti appostati dinanzi al Palais Royal riportino che la bandiera sul palazzo e' stata ammainata, quindi il re non c'e', e' fuggito (falso: e' in visita ufficiale fuori dal Belgio). Manifestanti fiamminghi felici (allegre comparse) sbandierano le bandiere gialle della vittoria, con il leone fiammingo stilizzato. Cronisti riportano dal Parlamento Fiammingo i numeri (buoni per il Lotto) della storica votazione che ha dato origine alla dichiarazione d'indipendenza.
Fu cosi' che la RTBF opero' per scherzo la scissione del Belgio (Orson Welles fece sbarcare i marziani a Grovers Mill, nel New Jersey, altra stoffa), per attirare l'attenzione su questo paese-fenomeno, nel quale due comunita' caratterizzate non solo da lingue diverse ma da istituzioni, economie, gastronomie, culture e temperamenti diversi, spesso opposti, convivono da 176 anni, in due piu' due, per la verita': fiamminghi e valloni, e in piu' un pugno di tedeschi e una sequenza infinita di attriti, frizioni, contrasti, contese, incompatibilita', dissapori, accuse... Per non nominare l'entita' Bruxelles, con il suo 30% di non-belges...

Dire poi che Fiamminghi e Valloni "convivono" e' riduttivo, meglio dire si pareggiano shakespeareanamente. Basti dire che il 10 Giugno si sono avute elezioni generali e a oggi non c'e' un governo federale che governi il Paese: c'e' stato finora il dominio assoluto del quarto incomodo, la sequenza infinita di attriti, frizioni, contrasti...

I piu' autorevoli commentatori e politologi, per ammazzare la noia, si baloccano con dispute sulla prossima inevitabile separazione del Belgio e sulle possibili configurazioni geopolitiche. I bruxellesi danno per scontato che nessuna separazione avverra' mai, perche' vivono in vitro il quotidiano esperimento di Bxl, dove coesistono e "si pareggiano" non due comunita' ma cento e piu', con cento lingue e culture, la piu' alta torre di Babele in Europa dopo la London Tower. Ma la' fuori, negli sperduti e sparuti ma operosi villaggi fiamminghi in cui il partito xenofobo piglia il 30%, il leone sulla bandiera gialla ruggisce stando all'erta, ogni volta svegliandosi dal sogno con l'amaro in bocca...

giovedì 13 dicembre 2007

Pierre il Traditore


Il divino Pierre mi ha tradito due volte questa settimana. Mi sono concesso una visita al suo atelier la scorsa domenica, in Rue des Minimes, 1, quell'angolo del Grand Sablon che guarda con rispetto dal basso al profilo della gotica Eglise in perenne rifacimento. Teneva esposte in vetrina le boules di Natale, sfere di cioccolato in accattivanti colori che pure ci vuole arte a creare. Costo di una boule, 5,50euri (diametro 4 centimetri, involucro in miriadi di variazioni di cioccolato dall'Indonesia al Peru', ma contenuto ignoto, stile uovo Kinder). Costo di una confezione regalo da 4 boules: 22euri (dicesi prodotto di fattori, niente sconti comitiva).

Il divino Pierre, ci sono cose che soltanto lui sa fare: in vetrina anche una sfera di cioccolato d'un rouge frizzante come Piper, incrustée di frutti di cacao grezzi. Le tavolette di cioccolato di Java incrustée di noisettes... o di piu' frivoli canditi d'orange... di cui (direi nottetempo) ha raddoppiato i prezzi; ha tolto di mezzo i truffes allo champagne che mandavano in solluchero e facevano commettere peccatacci da Terzo Cerchio dell'Inferno... Ha posto un limite in sostanza alla produzione di raffinata cioccolateria a prezzi popolari (sono rimasti i coffret assortiti) e ha concentrato il business sul lusso piu' sfrenato. Ormai se non fermi in Porsche davanti alla sua bottega non ti fanno piu' entrare. E stamattina ho capito perche'.

Intanto domenica ho poi dovuto ripiegare sul mercatino di Natale, ai piedi della Bourse, dove c'e' il mio cioccolataro da bancarella preferito, un fiammingo di un villaggio sperduto, che ogni anno mi vende chili di truffes neri, truffes bianchi, fruits de mer, incrustée de noisettes, torroncini, a prezzi da razzia.

Poi stamane accendo la radio e sento (io, che faccio colazione con il Suo Pate' De Chocolat Amer Fondant spalmato su pane di farro, quand'e' possibile) che Pierre Marcolini ha siglato un accordo con Nestle', del quale le due parti non svelano i dettagli finanziari (preferisco vivere) ma che in sostanza significa che Nestle' riempie Pierre di soldi per: 1, praticare apertamente lupara bianca nei confronti di un concorrente dangereux nella fascia di cioccolateria popolare; 2, assicurarsi la sua firma nella produzione di una linea lusso (Nestle'-lusso? Il piu' grande ossimoro mai sentito); 3, assicurare una distribuzione mondiale capillare, a un Pierre che non se la passava proprio male, avendo boutiques a New York, Kuwait City, Tokyo, Parigi, Londra, Bruxelles, Anversa, Namur.

Doppio tradimento di Pierre: io passo a Neuhaus, che e' il piu' antico Maitre Chocolatier di Bruxelles (e quindi del mondo), ha fatto gli alberi di natale di cioccolato anziche' le boules come Marcolini e Godiva, e poi in origine era un farmacista, quindi uno che ha studiato e qui, si sa, frequentiamo soltanto intellettuali.