
Da tempo cerco di sapere quanti siamo. Quelli che siamo partiti magari per caso, con l'intenzione di restare sei mesi, a Londra, a Bruxelles, nella Silicon Valley. E poi, attraversando decisivi spartiacque, trascinati come dalla corrente in un rapido guadagnare ambiti traguardi, all'estero ci siamo rimasti. Anni. Non ci fosse piaciuto, saremmo tornati. Sappiamo che un posto nel fango in Italia ce l'hanno lasciato. Non siamo tornati, invece. Abbiamo stabilito famiglie. Abbiamo programmato il futuro. Torniamo e ripartiamo dall'Italia solo per le vacanze. Ogni partenza una lacrima. Anche piu' di una. Oggi il fenomeno e' sulle prime pagine in Italia, per via della lettera a suo figlio, pubblicata da Pier Luigi Celli su Repubblica. In sintesi: "figlio mio lascia questo disgraziato paese, tu che meriti un futuro brillante".
Francesco Bonazzi, su Il Fatto, non ci sta. In sintesi: "solo i codardi abbandonano il suo paese e fuggono dal suo disgraziato destino". Il Fatto ha il merito di essere un giornale di resistenza, il suo punto di vista e' comprensibile. Ma i lettori del Fatto chi sono? Sorpresa. Leggendo i commenti al pezzo di Bonazzi, 9 su 10 provengono da italiani all'estero. 9 su 10 non concordano con Bonazzi. Decisamente non si sentono codardi. Decisamente si sentono di aver meritato tutto quello che hanno costruito e non capiscono perche' avrebbero dovuto dare a se stessi e alle proprie famiglie un futuro disgraziato, restando in Italia per resistere al berlusconismo.
A me non interessa essere d'accordo con Celli o con Bonazzi. Semplicemente, ora che il fenomeno e' sulle prime pagine, penso che non abbia piu' senso cercare di sapere quanti siamo, la mia ossessione di qualche tempo fa. Cosa siamo, invece, e' la domanda del momento. Talenti in fuga, forse. Siamo un popolo senza patria, anche, questo e' evidente. Urge una definizione. Siamo gli spiantati del 21esimo secolo? Siamo gli apolidi vaganti? I nomadi italiani. Siamo la Diaspora, direi. Siamo la spina nel fianco dell'Italia, siamo il bello che l'Italia avrebbe potuto essere se si fosse affidata a noi, anziche' alle troie e ai puttanieri di governo, se avesse investito su di noi, anziche' cercare di convivere con la mafia.
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