venerdì 11 dicembre 2009

Che cosa ci aspetta?


Nel cazzeggio internettiano capito su un sito di appunti di uno studente milanese che aveva l'abitudinie di mettere online tutto quello che sapeva. Per esempio, la parafrasi del quinto canto dell'Inferno di Dante. L'uso che gli altri studenti fanno di questi appunti e' chiaro: copiano.

Ora, chi non ha mai copiato nella vita? Percio', nessuno scandalo. Lo scandalo e' nei commenti a questa
pagina .

Si distinguono tre categorie: i provocatori, gli svogliati e i seri. Leviamoci dalle balle i provocatori per primi: commenti tipici: "siete una chiavica", "siete tutti froci". In mezzo a noi c'e' sempre una buona percentuale di individui che dietro un apparente e inconsistente mutismo celano un odio innato per la societa' che si manifesta soltanto su questi mezzi totalmente privi di filtri.

E ora veniamo agli svogliati e ai seri. In un rapporto, direi, di tre a uno, cerchiamo di farli dialogare con i loro stessi commenti. I seri si pongono seri dubbi, naturalmente: "ciao non so se è giusta questa parafrasi , per la verità ho gia trovato un errore gravuccio, quindi prima di copiarvelo tutto vedete prima che sia corretto senno prenderete un brutto voto!" Effettivamente gli svogliati, mentre copiano, ci pensano: "l’ho copiata tutta, chissà se è buona grazie lo stesso". Ci sono poi gli svogliati che provano per un attimo a fare i seri: "noi almeno proviamo a leggerla, senza fare commenti. poi, se è giusta domani faccio il compito e grazie a chi l’ha fatta, se invece mi becco un 2… bè, il commento va da sè". Ma la quasi totalita' degli svogliati e' qui solo per rapinare e ringraziare: "grazie mille mi avete risparmiato la fatica di fare il compito!" Se fare un compito e' una fatica indicibile, chi zappa la terra allora? "GRAZIEEEEEEEEEE mi avete salvato la pelle e il sabato sera". Gia', salvato la pelle. Adolescenti che vivono nell'incubo del professore-killer. "grazie, chi l’a scritto è un grande", lui e' un grande, vero, ma tu se non impari a distinguere fra "ha" e "a" continuerai a vivere fra i pidocchi. "grazie mille, meno male ke ci siete voi ke date una mano su internet, io nn ho tempo neanke x me stesso… grazie a dio esiste internet…" Si', chissa' perche' Dio non ci ha pensato prima. Forse perche' non esistevano tutti questi adolescenti coglioni che non trovavano tempo neanche per se stessi; chissa' che fanno, dopo aver studiato 5 minuti, nelle restanti 23 ore e 55 minuti della giornata.

E ancora grazie, grazie, grazie, da una marea di svogliati. Alcuni non perdono neanche tempo a ringraziare, alla ricerca spasmodica di altro: dalla svogliatezza si degenera nella dipendenza vera e propria: "AIUTO AVETE LA PARAFRASI DEGLI IGNAVI????" Alcuni si concedono il lusso di una citazione: "Grandi! siete stati la mia salvezza... se non fosse stato per voi durante il compito... sarei caduta come corpo morto cade". Poi arriva il romanaccio coatto: "regà grazie 1000!! xfortuna voi!! e poi la prof dice k nn bisogna guardare su internet... ma come si fa a farla a mente????? DANTE VA A CACà!" Di sicuro ci e' gia' andato.

Ma e' possibile che siano tutti cosi' svogliati e dementi? Fosse Dante, il vero problema? Una sporadica voce seria osserva: "mi sembra ke dante nn vi piaccia dai commenti". Si scatena l'iradiddio: "odio qst stronzo di danteeeeeeeeeeeeeee uffffffffffaaaaaaaaaaa ke palleeeee". Odio incondizionato. "danteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ma xk si parla di te ankora oggi….:Z ufffffff mi fai skifo", be' almeno qui una motivazione c'e', Dante anacronistico. Benigni non sarebbe d'accordo. "che rottura di cazzo dante e altri coglioni di questo genere", quindi l'intera letteratura italiana anche per i secoli a venire.

Attenzione perche' i seri reagiscono, non stanno muti: "io adoro danteee! Lo trovo terribilmente affascinante! Chi non lo capisce dice che è noioso! Solo perché non ha quel pizzico di intelligenza in più che possa consentirgli di capire ciò che esprime! Mi auspico che x il futuro possano esserci persone come me!" La svogliata di passaggio la zittisce immediatamente: "bimba ma vai a càcàreee! E quando lo fai metti la testa nel cesso e tira lo scarico!! Io invece mi auspico che per il futuro non ci siano persone montate come te! Testa di minchia!"

Che cosa ci aspetta, in futuro? Questi, che considerano Internet una salvezza e Dante un'incomprensibile rottura di balle, sono al tempo stesso il futuro dell'Italia e l'odio puro per le radici dell'Italia. Gli adolescenti svogliati e senza speranze pensano questo: "Dante non scriveva per noi coglioni, noi che il sabato sera viene prima di tutto, perche' dobbiamo essere costretti a leggerlo?" Perche' si spera che qualcosa vi rimanga, come e' rimasto alla ragazzina che commentava "se non fosse stato per voi durante il compito... sarei caduta come corpo morto cade". Si spera che vi restino addosso tracce del genio di Dante, come anticorpi, permanentemente in circolo, che si attivino al momento giusto, quando vi troverete faccia a faccia con l'ignavia, la lussuria, le risse tra guelfi e ghibellini.

Ma e' chiaro che, leggendo sti commenti, il pessimismo domina. Soprattutto nel giorno in cui i fratelli Graviano negano di aver mai avuto contatti con Toto' Berlusconi e Peppino Dell'Utri. Chissa', se avessero letto gli ultimi canti dell'Inferno, a proposito di ladri, contraffattori, bugiardi e traditori...

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