giovedì 13 dicembre 2007

Pierre il Traditore


Il divino Pierre mi ha tradito due volte questa settimana. Mi sono concesso una visita al suo atelier la scorsa domenica, in Rue des Minimes, 1, quell'angolo del Grand Sablon che guarda con rispetto dal basso al profilo della gotica Eglise in perenne rifacimento. Teneva esposte in vetrina le boules di Natale, sfere di cioccolato in accattivanti colori che pure ci vuole arte a creare. Costo di una boule, 5,50euri (diametro 4 centimetri, involucro in miriadi di variazioni di cioccolato dall'Indonesia al Peru', ma contenuto ignoto, stile uovo Kinder). Costo di una confezione regalo da 4 boules: 22euri (dicesi prodotto di fattori, niente sconti comitiva).

Il divino Pierre, ci sono cose che soltanto lui sa fare: in vetrina anche una sfera di cioccolato d'un rouge frizzante come Piper, incrustée di frutti di cacao grezzi. Le tavolette di cioccolato di Java incrustée di noisettes... o di piu' frivoli canditi d'orange... di cui (direi nottetempo) ha raddoppiato i prezzi; ha tolto di mezzo i truffes allo champagne che mandavano in solluchero e facevano commettere peccatacci da Terzo Cerchio dell'Inferno... Ha posto un limite in sostanza alla produzione di raffinata cioccolateria a prezzi popolari (sono rimasti i coffret assortiti) e ha concentrato il business sul lusso piu' sfrenato. Ormai se non fermi in Porsche davanti alla sua bottega non ti fanno piu' entrare. E stamattina ho capito perche'.

Intanto domenica ho poi dovuto ripiegare sul mercatino di Natale, ai piedi della Bourse, dove c'e' il mio cioccolataro da bancarella preferito, un fiammingo di un villaggio sperduto, che ogni anno mi vende chili di truffes neri, truffes bianchi, fruits de mer, incrustée de noisettes, torroncini, a prezzi da razzia.

Poi stamane accendo la radio e sento (io, che faccio colazione con il Suo Pate' De Chocolat Amer Fondant spalmato su pane di farro, quand'e' possibile) che Pierre Marcolini ha siglato un accordo con Nestle', del quale le due parti non svelano i dettagli finanziari (preferisco vivere) ma che in sostanza significa che Nestle' riempie Pierre di soldi per: 1, praticare apertamente lupara bianca nei confronti di un concorrente dangereux nella fascia di cioccolateria popolare; 2, assicurarsi la sua firma nella produzione di una linea lusso (Nestle'-lusso? Il piu' grande ossimoro mai sentito); 3, assicurare una distribuzione mondiale capillare, a un Pierre che non se la passava proprio male, avendo boutiques a New York, Kuwait City, Tokyo, Parigi, Londra, Bruxelles, Anversa, Namur.

Doppio tradimento di Pierre: io passo a Neuhaus, che e' il piu' antico Maitre Chocolatier di Bruxelles (e quindi del mondo), ha fatto gli alberi di natale di cioccolato anziche' le boules come Marcolini e Godiva, e poi in origine era un farmacista, quindi uno che ha studiato e qui, si sa, frequentiamo soltanto intellettuali.

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