venerdì 29 maggio 2009

Sta Maturando Un Orrido Bubbone...


Ogni dieci, quindici anni, in Italia succede "qualcosa".

Se ripenso alla storia dell'Italia repubblicana, l'inizio e' stato piuttosto scoppiettante, con il triennio dell'immediato dopoguerra denso di eventi che portano il paese sull'orlo di svolte radicali: tra gli altri episodi, la strage di Portella della Ginestra e l'attentato a Togliatti rischiano di spingere alla svolta il movimento rivoluzionario comunista. Non accade, il bubbone si sgonfia per capacita' politica della dirigenza comunista di allora.

Dopo circa 15 anni, nel triennio 1960-62 matura una mezza rivoluzione: il paese e' in pieno boom economico, il movimento fascista rialza la testa a Genova, tenendo provocatoriamente il congresso nella citta' partigiana e dando origine a scontri violentissimi nei quali la polizia di Scelba si distingue per ferocia. In politica, il Partito Socialista entra nella maggioranza di governo per la prima volta. L'energia elettrica viene nazionalizzata. Come reazione, le organizzazioni di estrema destra preparano un colpo di stato che ha come referenti istituzionali il Generale De Lorenzo e il Presidente della Repubblica Segni. Il colpo di stato non parte mai, ma intanto si sviluppa l'organizzazione Gladio-Stay Behind, con il compito di reagire a eventuali spostamenti a sinistra dell'asse politico.

Sempre in tema di colpi di stato, ne verra' tentato uno nel Dicembre 1970, dal Principe Junio Valerio Borghese con un manipolo di ex-fascisti. Nel momento in cui il Ministero dell'Interno e' gia' occupato, arriva l'ordine di annullamento dallo stesso principe. Questa e' una storia taciuta e tenuta nel mistero. Quello che invece e' stato ben visibile nel biennio 1969-1970 sono la strage di Piazza Fontana e la fondazione delle Brigate Rosse.

L'apice del terrorismo e' raggiunto alla fine degli anni '70 con il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro. Altro biennio cruento e denso di misteri, esplosi poi nel 1981 con la pubblicazione delle liste e la messa fuori legge della Loggia P2 di Licio Gelli, Silvio Berlusconi, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Costanzo. Sullo sfondo, Andreotti che intreccia rapporti con la Mafia, Mino Pecorelli che sta per svelarli e viene assassinato, il Generale Dalla Chiesa lasciato solo in Sicilia contro la mafia che lo uccide. Bubboni che si sommano e si risolvono in modo cruento.

Il terrorismo scema. Passano dieci anni tranquilli, i dieci anni della "Milano da Bere" e dell'espansione brutale delle televisioni di Berlusconi, in parallelo al dilagare della corruzione e dello strapotere delle mafie al Sud. E anche qui, fenomeni che s'ingrossano e poi esplodono. A "Tangentopoli" segue "Mani Pulite". Alla mafia che uccide Falcone e Borsellino e semina il terrore con le bombe segue l'arresto di Toto' Riina e il trattato di pace - dalle conseguenze tuttora non ben chiarite - fra mafia e Stato per porre fine al bagno di sangue e iniziare una nuova era di convivenza e prosperita'.

In tutti questi episodi storici, c'e' un bubbone che s'ingrossa e esplode, oppure viene chirurgicamente ridotto, a seconda delle capacita' di chi e' al potere: ai socialisti al potere per la prima volta nel 1962 reagisce l'estrema destra con un mancato colpo di stato e l'organizzazione Gladio; al terrorismo delle Brigate Rosse reagisce lo Stato con la fermezza; ai loschi affari degli anni settanta, Sindona, Calvi, la P2, lo IOR, reagisce la magistratura e la gente perbene come l'avvocato Ambrosoli; allo strapotere delle mafie negli anni '80 reagisce la magistratura meridionale che sacrifica Falcone, Borsellino, Livatino; alla corruzione dilagante negli anni '80 reagisce la magistratura settentrionale che spazza via un'intera classe politica.

Ora. C'e' un uomo, in Italia, nel 2009, che "possiede" il paese: e' il capo del governo, e' assetato di potere, controlla o influenza tre quarti dell'informazione di massa, e' capace di influenzare l'orientamento politico non solo delle masse ma anche dei protagonisti dell'economia, i cosiddetti "padroni" o "poteri forti", in ogni caso allineati su posizioni di difesa dello status quo berlusconiano, finche' il padrone del governo ha potuto garantirgli profitti in assenza di rotture di scatole come contratti regolamentati, lotta all'evasione fiscale, ispezioni sui cantieri.

Ma oggi, la tempesta economica internazionale investe le masse e investe i "poteri forti", la disoccupazione sale, i profitti si trasformano in perdite, si licenzia, si taglia, cresce il malcontento: Napoli fronteggia la spazzatura; L'Aquila fronteggia il dopo-terremoto; muoiono sul lavoro 3-4 operai al giorno; il saldo fra cervelli in fuga e immigrati tutti braccia e poco cervello e' drammaticamente negativo; e in tutto questo il capo del governo dichiara pubblicamente di non aver mai fatto sesso con delle minorenni ma, quel che e' peggio, e' che probabilmente sta mentendo, come mente sul fatto che non ha mai corrotto nessuno e invece ci sono sentenze che lo provano.

Questo conflitto fra l'uomo che "possiede" il paese e non e' perseguibile a termini di legge e il paese che va a rotoli da ormai 15 anni e' uno di quei bubboni destinati a esplodere. O le masse gli votano contro in modo pesante e il bubbone si scioglie in modo incruento, ma questo non e' verosimile per l'inconsistenza e l'improvvisazione drammatiche dell'attuale opposizione politica; oppure il bubbone esplode e in modo cruento e sinceramente e' persino difficile oggi, quando l'uomo e' ancora strapotente, immaginare scenari a lui avversi (magistratura che prende un'iniziativa risolutiva e lui che scappa latitante) o imbarazzanti scenari, (morbose rivelazioni sulle frequentazioni di minorenni e lui che si dimette per farsi internare), o scenari surreali (che Mara stringa i denti, per esempio).

Fatto sta che questo "sarebbe" l'anno decisivo, a condizione che l'Italia "fosse" un paese normale.

Nessun commento: