In una Bruxelles livida e deserta questa mattina, in un clima da dopoguerra, rimbombava ancora tra strade e piazze l'eco dell'ennemilionesimo editto di Berlusconi: "parli solo il presidente della Commissione, non i portavoce, altrimenti non daremo più il nostro voto, bloccando di fatto il funzionamento della Ue, e chiederemo il dimissionamento dei commissari".
Ma con chi ce l'aveva?
Il canale di Sicilia e' ormai diventato zona di guerra: imbarcazioni alla deriva con decine di migranti disperati che tentano di raggiungere l'Unione Europea per chiedervi asilo politico, secondo la Convenzione di Ginevra, vengono respinti dai mezzi della polizia italiana. Sbarcati in Libia, vengono sottoposti a continuate torture e mazzate 'e cecate. La Commissione Europea si e' permessa di fare questa osservazione: l'Italia ha ratificato la Convenzione di Ginevra, la rispetti. Berlusconi, che di convention conosce solo quelle aziendali, se ne sbatte e manda affanculo a mezzo stampa la Commissione Europea e i suoi portavoce.
Ma dove vive Berlusconi? E dove vivono i funzionari dell'Unione Europea?
Piu' facile rispondere alla seconda domanda che alla prima. Di Berlusconi credevamo vivesse ad Arcore. L'associazione Berlusconi-Arcore e' stata per anni al centro di miriadi di barzellettacce. Poi abbiamo scoperto che se la faceva per lo piu' a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, circondato da puttane e puttanieri gran tiratori di cocaina.
I funzionari dell'Unione Europea lavorano a Bruxelles, vivono nei dintorni, nelle villette di Overijse e di Woluwe. Impossibile che il caldo gli dia alla testa. Temperatura massima, quest'estate: 27 gradi. C'e' un quartiere gay centralissimo e costantemente popolato, al contrario di Roma dove i locali gay sono sottoposti ad attacchi armati e spedizioni punitive fasciste. Bruxelles e' la terza citta' d'Europa per ricchezza prodotta, dopo Londra e Lussemburgo, eppure il costo della vita e' inferiore a Milano e Roma, citta' nettamente meno ricche. Il traffico a Bruxelles e' fisiologico, in inverno durante i giorni feriali la citta' e' invasa da 350mila pendolari provenienti da Vallonia e Fiandre, le strade sono spesso congestionate, ma in modo tollerabile; nel weekend strade sempre libere e fluide, la citta' diventa estremamente piacevole da vivere. Nelle domeniche di sole prendi la bicicletta e puoi attraversare tutto il centro, lentamente, gli automobilisti ti danno la precedenza, senza curarti dei segnali stradali, perche' in tutte le strade del centro e' consentito il transito alle bici a doppio senso, non come a Milano dove le piste ciclabili sono i marciapiedi e i tassisti ti piallano senza accorgersene. Nel centro della citta' si mescolano e convivono il bello e il brutto, il ricco e il povero: lo storico centro esposizioni del Tour et Taxis fronteggia un quartiere arabo in clima ramadan, il bellissimo teatro del Vlaamse Schouwburg al centro di un dedalo di quai, vecchie officine, magazzini e case da abbattere. Violenza ce n'e', scippi, rapine, vandalismo. Ma sono talmente pochi che fanno notizia in prima pagina (il quartiere Carrassi di Bari e' famoso per il motto: "Carrassi, uno scippo ogni due passi"). E la violenza aumenta nei ghetti. A St. Josse, enclave turca, ogni tanto scoppiano incidenti fra turchi e curdi. La politica del ghetto e' sbagliata a Bruxelles come a Milano, dove a China town se la passano peggio che a St. Josse.
Sti poveri funzionari dell'Unione Europea che si alzano la mattina nella loro linda villetta di Overijse, raggiungono in 20 minuti il loro ufficio su Rue de la Loi, conoscono a memoria tutti i Trattati dell'Unione Europea e en passant la Convenzione di Ginevra, ne chiacchierano in pausa caffe' e prendono una birra coi lobbisti di istituzioni e aziende conversando di programmi comunitari, lavorano per un'istituzione che non ha poteri esecutivi ma di condizionamento e pressione sulle politiche dei singoli stati, sanno che Berlusconi passera', loro stessi passeranno, ma l'Unione Europea e la Convenzione di Ginevra resteranno. Poi c'e' un tizio che vive in una campana di vetro in una nazione fatta di cittadini ogni giorno piu' frustrati, che all'improvviso sclera. Cosa si aspetta, che l'Unione Europea applauda per il fatto che lui non solo ributta a mare i migranti ma se ne vanta pure?
Ma con chi ce l'aveva?
Il canale di Sicilia e' ormai diventato zona di guerra: imbarcazioni alla deriva con decine di migranti disperati che tentano di raggiungere l'Unione Europea per chiedervi asilo politico, secondo la Convenzione di Ginevra, vengono respinti dai mezzi della polizia italiana. Sbarcati in Libia, vengono sottoposti a continuate torture e mazzate 'e cecate. La Commissione Europea si e' permessa di fare questa osservazione: l'Italia ha ratificato la Convenzione di Ginevra, la rispetti. Berlusconi, che di convention conosce solo quelle aziendali, se ne sbatte e manda affanculo a mezzo stampa la Commissione Europea e i suoi portavoce.
Ma dove vive Berlusconi? E dove vivono i funzionari dell'Unione Europea?
Piu' facile rispondere alla seconda domanda che alla prima. Di Berlusconi credevamo vivesse ad Arcore. L'associazione Berlusconi-Arcore e' stata per anni al centro di miriadi di barzellettacce. Poi abbiamo scoperto che se la faceva per lo piu' a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, circondato da puttane e puttanieri gran tiratori di cocaina.
I funzionari dell'Unione Europea lavorano a Bruxelles, vivono nei dintorni, nelle villette di Overijse e di Woluwe. Impossibile che il caldo gli dia alla testa. Temperatura massima, quest'estate: 27 gradi. C'e' un quartiere gay centralissimo e costantemente popolato, al contrario di Roma dove i locali gay sono sottoposti ad attacchi armati e spedizioni punitive fasciste. Bruxelles e' la terza citta' d'Europa per ricchezza prodotta, dopo Londra e Lussemburgo, eppure il costo della vita e' inferiore a Milano e Roma, citta' nettamente meno ricche. Il traffico a Bruxelles e' fisiologico, in inverno durante i giorni feriali la citta' e' invasa da 350mila pendolari provenienti da Vallonia e Fiandre, le strade sono spesso congestionate, ma in modo tollerabile; nel weekend strade sempre libere e fluide, la citta' diventa estremamente piacevole da vivere. Nelle domeniche di sole prendi la bicicletta e puoi attraversare tutto il centro, lentamente, gli automobilisti ti danno la precedenza, senza curarti dei segnali stradali, perche' in tutte le strade del centro e' consentito il transito alle bici a doppio senso, non come a Milano dove le piste ciclabili sono i marciapiedi e i tassisti ti piallano senza accorgersene. Nel centro della citta' si mescolano e convivono il bello e il brutto, il ricco e il povero: lo storico centro esposizioni del Tour et Taxis fronteggia un quartiere arabo in clima ramadan, il bellissimo teatro del Vlaamse Schouwburg al centro di un dedalo di quai, vecchie officine, magazzini e case da abbattere. Violenza ce n'e', scippi, rapine, vandalismo. Ma sono talmente pochi che fanno notizia in prima pagina (il quartiere Carrassi di Bari e' famoso per il motto: "Carrassi, uno scippo ogni due passi"). E la violenza aumenta nei ghetti. A St. Josse, enclave turca, ogni tanto scoppiano incidenti fra turchi e curdi. La politica del ghetto e' sbagliata a Bruxelles come a Milano, dove a China town se la passano peggio che a St. Josse.
Sti poveri funzionari dell'Unione Europea che si alzano la mattina nella loro linda villetta di Overijse, raggiungono in 20 minuti il loro ufficio su Rue de la Loi, conoscono a memoria tutti i Trattati dell'Unione Europea e en passant la Convenzione di Ginevra, ne chiacchierano in pausa caffe' e prendono una birra coi lobbisti di istituzioni e aziende conversando di programmi comunitari, lavorano per un'istituzione che non ha poteri esecutivi ma di condizionamento e pressione sulle politiche dei singoli stati, sanno che Berlusconi passera', loro stessi passeranno, ma l'Unione Europea e la Convenzione di Ginevra resteranno. Poi c'e' un tizio che vive in una campana di vetro in una nazione fatta di cittadini ogni giorno piu' frustrati, che all'improvviso sclera. Cosa si aspetta, che l'Unione Europea applauda per il fatto che lui non solo ributta a mare i migranti ma se ne vanta pure?
2 commenti:
no ma poi intervistato in tunisia dice che tutto i migranti sono benvenuti:
http://www.youtube.com/watch?v=pbeGQgg3yRU
e ne dice tante altre ancora in vero
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/02/silvio-il-maghrebino
ma oramai secondo me e' totalmente impazzito, e' un cane sciolto in preda al panico, oggi ha denunciato anche l'Unita' e Di Pietro, insomma non si ferma piu'.. spero si stia scavando la fossa con le sue mani, spero.. perche' gli italiani hanno il dimenticatoio a presa rapida e finisce che tra una settimana e' tutto "normale"
p.s. sul fatto che a Bruxelles in bici e' tutto facile ho alcune perplessita', per poco non mi uccidevano piu' di una volta e le piste ciclabili non sono ovunque e spesso terminano all'improvviso lasciandoti nel limbo del traffico; siamo vicini alle fiandre ma molto lontani da quell'organizzazione olandese di citta' e bici, secondo me.
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