E' gia' accaduto con Mussolini. A Piazzale Loreto, dove lo impiccarono per i piedi dopo averlo trucidato, c'erano tutti: molti i fascisti che in pubblico si sbianchettavano la coscienza. Gli americani, che si assunsero il compito di ricostruire amministrazione, industria, finanza italiane nelle prime settimane del dopoguerra, decisero di fare affidamento sulla classe dirigente fascista, con qualche mirata epurazione, pensando di poter contare su uomini di esperienza, pronti a far ripartire la macchina senza perdere tempo.
E' accaduto nuovamente con Tangentopoli. Solo i piu' stolti si sono fatti travolgere dalla giustizia e sono spariti per sempre dalla circolazione: Forlani, Craxi. I piu' accorti, i furboni di turno sono rimasti nell'ombra, sopravvivendo: Andreotti, De Mita, Amato. Altri, petto in fuori, hanno appoggiato col cuore in mano l'operazione Mani Pulite, pur sapendo di essere potenziali vittime: un certo Berlusconi, un certo Feltri. Passata la buriana di Tangentopoli, Berlusconi e compagnia sono rimasti al potere, smerdando i milioni di italiani civili e onesti che in Mani Pulite avevano visto una speranza di rinascita.
Accadra' anche con Berlusconi, appunto. Molti non nascondono che vorrebbero vederlo appeso: Beppe Grillo, Marco Travaglio, Antonio Di Pietro. Molti invece lo nascondono bene: sono quelli che a Berlusconi sopravviveranno, organizzandosi per rimanere al potere. Sempre loro, gli eterni fascisti, gli eterni furboni, quelli che sono scivolati sotto i cadaveri di Mussolini, di Craxi, rialzando la testa dal fango e strisciando nuovamente nel vischioso giro che conta degli affaracci sporchi, fra mafia e tangenti, traffici di rifiuti e loggia P2, con lo stesso obiettivo di sempre: fare degli italiani un popolo di miserabili, alleggerirne le tasche col debito pubblico e le tasse, impoverirne lo spirito bombardandoli di tv e togliendogli la scuola, contando sul fatto che gli italiani non sono un popolo, a fatica hanno imparato la lingua e non gli si e' chiesto mai piu' di quello, per esempio imparare la Costituzione e praticarla.
Li vedo: pronti, partenza, Gasparri, Tremonti, Bruno Vespa, i Siciliani del Partito del Sud, Alfano in testa, Fini e Casini sono gia' partiti da un pezzo, pazientemente si stanno sbianchettando la coscienza, altri seguiranno. Li vedo gia' i prossimi protagonisti del malaffare, pronti a rinascere come candidi neonati, scivoleranno indisturbati sotto il cadavere politico di Berlusconi, nessuno osera' fermarli, continueranno a demolire la scuola pubblica, a fregarsene delle morti bianche, a convivere con la mafia, a ignorare le tecnologie e l'innovazione. Gli scemi di turno, Frattini, Bossi, Feltri, faranno la fine dei fantocci ai quali si da' fuoco in pubblico per esorcizzare il demonio di una stagione da incubo che se ne va.
1 commento:
Sono d'accordo con te. Quello che sta per andare in onda finirà per essere l'ennesimo cambiamento gattopardesco. Qualche impresentabile sparirà, qualcun'altro finirà in panchina.
Fini e Casini spenderanno la loro reputazione rigenerata dalla tardivissima presa di distanza, per televendere l'ennesima immangiabile minestra. Il berlusconismo senza Berlusconi.
Credo che non basti più aspettare che Berlusconi cada da solo sotto il peso della sua impresentabilità.
Ci vorrebbero degli avversari, ci vorrebbe un alternativa. E' la loro mancanza è la cosa più preoccupante della situazione italiana.
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