
Ebbene, i possessori belgi di conti esteri stanno spontaneamente rimpatriando i loro capitali sporchi, nel tentativo di ripulirli. Ripulirli come? Pagando allo Stato una penale del 5% del valore del capitale. Quanto? Cinque per cento? Dove l'ho gia' sentito questo cinque per cento? Forse nel tanto vituperato scudo fiscale proposto da Berlusconi e ferocemente criticato dai soliti Di Pietro, Travaglio, Beppe Grillo... Com'e' possibile che in Belgio nessuno rivolga alcuna critica feroce a un provvedimento approvato per giunta nel 2004, ben 5 anni prima, che in Italia invece fa incazzare tanto alcuni insospettabili censori? Per caso il Belgio e' sprovvisto di censori? A questo non saprei rispondere. Pero'.
Torniamo ai soggetti, come sottolineato all'inizio: pensionati e imprenditori in Belgio; imprenditori, mafiosi, politici corrotti e professionisti in Italia (da Valentino Rossi ai primari di grandi cliniche). Grossa differenza, direi. Altra differenza: in Belgio la stima del capitale rimpatriato e' di circa 2 miliardi di euro per il 2009, in Italia fra 50 e 100 miliardi di euro. Tenendo conto delle differenze di popolazione e ricchezza, gli Italiani hanno fretta di rimpatriare dall'estero fondi neri quasi 10 volte piu' dei Belgi. Per ogni milione di euro rimpatriato dai Belgi, gli Italiani ne rimpatriano quasi 10.
Perche' questa fretta?
Se io fossi Valentino Rossi e volessi evitare le rotture di scatole con la Guardia di Finanza, rimpatrierei i miei milioni, approfittando del 5%. Se io fossi un imprenditoricchio brianzolo con 3 fabbrichette e volessi evitare le rotture di scatole con la Guardia di Finanza, rimpatrierei i miei milioni, approfittando del 5%. Ma se io fossi un boss mafioso? La Guardia di Finanza a me mi fa un baffone, perche' dovrei rimpatriare i miei miliardi? Forse perche' qualcuno mi ha promesso lucrosi investimenti?
1 commento:
Grazie di cuore per la citazione.
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