Novello direttore generale della RAI, Er Parrucca, superba zazzerona di argentei capelli ben arretrati sulla fronte, affronta la guida della tv pubblica da qualche mese con lo stesso piglio con cui fronteggia la sua calvizie: a fronte nuda e petto in fuori, quasi con insolenza, me lo immagino che tutte le mattine guardandosi allo specchio ne censura l'avanzata e la calvizie, intimorita dallo sguardo inceneritore, si arresta e tira il fiato, stiracchiandosi sui basettoni.
Un tipo presenzialista, peggio del fu Fabrizio Del Noce, gli abbonati RAI lo vedranno intervenire in tutti i programmi di intrattenimento, dallo Zecchino d'Oro all'Isola dei Presunti Famosi. Un tipo che si diverte di brutto anche alle feste: nella foto riportata, Enrico Montesano, Tony Renis, il senatore Giuseppe Valentino karaokeggiano, Mauro Masi partecipa sputando sprezzanti fiamme con lo sguardo: per l'imbarazzo gli sono diventati rossi persino i pantaloni. Non solo Terminator dei programmi RAI, dunque, ma anche uomo di dubbio gusto estetico.
A quanto pare Er Parrucca, a.k.a. Terminator, a.k.a. Attila Flagellum RAI, a.k.a. Er Cerniera (fra Silvio Berlusconi e la tv pubblica), lavora per noi, sfaccendate teste pensanti italiane all'estero, che ci ostiniamo a mantenere contatti con la terra madre, e non solo: ci ostiniamo persino a scambiare opinioni con gli indigeni (belgi nel mio caso) sull'eterna questione com'e' vista l'Italia dall'estero, guadagnando immancabili, velenose ma inoppugnabili critiche. Lavora, Attila, per trovare una terapia per i nostri travasi di bile invernali, per impedire che il nostro fegato marcisca malamente durante le ben note trasmissioni di informazione e intrattenimento Anno Zero, Ballaro', Che tempo che fa, Parla con me, Report.
Attila Flagellum RAI sta lavorando per noi: pensa che cancellando le trasmissioni che raffigurano l'Italia come un paese fuori dal mondo e senza chance, quei gufi dei cronisti stranieri in Italia perderanno le loro fonti primarie di informazione e l'immagine dell'Italia all'estero ne trarra' beneficio, mascherando l'operazione con ridicole scuse qua e la'. Non potendo dire "se accade questo, mi dimetto dall'Italia", oppure "se accade questo straccio l'abbonamento RAI" o cose simili, continuo combattivamente a leggere New York Times, Economist, Le Monde...
Un tipo presenzialista, peggio del fu Fabrizio Del Noce, gli abbonati RAI lo vedranno intervenire in tutti i programmi di intrattenimento, dallo Zecchino d'Oro all'Isola dei Presunti Famosi. Un tipo che si diverte di brutto anche alle feste: nella foto riportata, Enrico Montesano, Tony Renis, il senatore Giuseppe Valentino karaokeggiano, Mauro Masi partecipa sputando sprezzanti fiamme con lo sguardo: per l'imbarazzo gli sono diventati rossi persino i pantaloni. Non solo Terminator dei programmi RAI, dunque, ma anche uomo di dubbio gusto estetico.
A quanto pare Er Parrucca, a.k.a. Terminator, a.k.a. Attila Flagellum RAI, a.k.a. Er Cerniera (fra Silvio Berlusconi e la tv pubblica), lavora per noi, sfaccendate teste pensanti italiane all'estero, che ci ostiniamo a mantenere contatti con la terra madre, e non solo: ci ostiniamo persino a scambiare opinioni con gli indigeni (belgi nel mio caso) sull'eterna questione com'e' vista l'Italia dall'estero, guadagnando immancabili, velenose ma inoppugnabili critiche. Lavora, Attila, per trovare una terapia per i nostri travasi di bile invernali, per impedire che il nostro fegato marcisca malamente durante le ben note trasmissioni di informazione e intrattenimento Anno Zero, Ballaro', Che tempo che fa, Parla con me, Report.
Attila Flagellum RAI sta lavorando per noi: pensa che cancellando le trasmissioni che raffigurano l'Italia come un paese fuori dal mondo e senza chance, quei gufi dei cronisti stranieri in Italia perderanno le loro fonti primarie di informazione e l'immagine dell'Italia all'estero ne trarra' beneficio, mascherando l'operazione con ridicole scuse qua e la'. Non potendo dire "se accade questo, mi dimetto dall'Italia", oppure "se accade questo straccio l'abbonamento RAI" o cose simili, continuo combattivamente a leggere New York Times, Economist, Le Monde...
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