giovedì 23 luglio 2009

Obama Chiama Blogger

My good friend Barack Obama e' sotto pressione per la riforma sanitaria, in discussione in queste settimane al Congresso. E cosa fa, il presidente degli Stati Uniti, quando e' sotto pressione per una riforma alla quale tiene in modo particolare? Chiama i responsabili dei blog piu' influenti degli Stati Uniti per invitarli a discutere la riforma sanitaria e si mette a disposizione per alcune domande. Evidentemente Obama ritiene una conference call con i blogger e un post sui social networks piu' efficaci di un negoziato con le lobby e i responsabili delle assicurazioni sanitarie, che sono il suo principale ostacolo alla sua riforma per una copertura sanitaria nazionale. Perche'?

Radio, giornali e tv tradizionali hanno costi stellari e questi costi sono finanziati da un editore e dalla pubblicita', cioe' in fin dei conti dalla politica e dall'industria, che spiega perche' radio e tv tradizionali filtrano le notizie e le rendono inaffidabili o da reiterpretare, nella migliore delle ipotesi. Un blog come questo costa zero. Un blog come quello di Beppe Grillo, il piu' seguito in Italia, e l'
Huffington Post, il piu' influente negli Stati Uniti, hanno un bilancio migliaia di volte inferiore rispetto a una rete televisiva ma hanno potenzialmente la stessa diffusione. Non hanno bisogno di un editore ne' di pubblicita' per sopravvivere. Sono piu' liberi e flessibili dei media tradizionali.

E Obama fa affidamento soprattutto sulle voci piu' libere e flessibili per fare comunicazione sulla sua riforma sanitaria perche' sa che i commenti del Washington Post sono potenzialmente ispirati da industrie farmaceutiche e assicurazioni sanitarie, quelli dell'Huffington Post sono ispirati invece dal libero pensiero dei blogger e dagli interessi dei comuni cittadini. Obama sa che potra' perdere al Congresso perche' le lobby e le assicurazioni possono sempre corrompere i senatori, ma con una efficace campagna di comunicazione non perdera' popolarita' presso quelle fasce di popolazione che si informano da Internet e non da giornali e tv. E questo, dal suo punto di vista, conta molto.

L'Huffington Post, dicevamo. Ha recentemente pubblicato la lista dei 10 peggiori leader politici del mondo: 1, Ali Khamenei, Iran. 2, Abdallah bin Abd al Aziz al Saud, Arabia Saudita. 3, Kim Jong Il, Corea del Nord. 4, Robert Mugabe, Zimbabwe. 5, Omar al-Bashir, Sudan. 6, Than Shwe, Birmania. 7, Muammar Al-Gheddafi, Libia. 8, Hugo Chavez, Venezuela. 9, Silvio Berlusconi, Italia. 10, Hu Jintao, Cina.

Altri guai per Obama: il Direttore della Sanità Regina Benjamin, che lui ha nominato, e' obesa, sovrappeso di 20 chili, e in queste settimane e' attaccata da tutti i giornali: "come avere un cocainomane all'antidroga", hanno commentato alcuni giornalisti. La spietatezza di certi intellettuali. In Italia in parlamento siedono condannati per associazione mafiosa, il primo ministro ha corrotto un avvocato per comprarsi l'esito favorevole di un processo e la nave va... alla deriva...

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