giovedì 25 giugno 2009

Barcolla ma non molla


Berlusconi traballa, e' sull'orlo del precipizio, ma stupisce il commento ricorrente dei soliti intellettuali spossati e distratti: "Berlusconi non cadra' facilmente, sarebbe gia' caduto se ci fosse una valida alternativa". Questo timore del vuoto di potere non e' comprensibile, sebbene abbia una sua logica. A destra Fini o Frattini, a sinistra Franceschini o Bersani, o un indipendente come il banchiere Draghi, mi spiegate perche' ciascuno di questi sarebbe incapace di colmare un eventuale vuoto al governo, dopo 15 anni nei quali questo puttaniere di successo ha tenuto in ostaggio direttamente o indirettamente la democrazia italiana?

Berlusconi non cade facilmente perche' ha accumulato troppo potere e chi gli ha consentito di accumularlo non e' capace di tornare sui suoi passi senza cadere a sua volta. Non sara' uno smacco d'immagine a farlo cadere, eppure lo smacco d'immagine si sta riflettendo sull'Italia come paese, guadagnandole il picco storico di impopolarita' nell'opinione pubblica estera. Ci vorrebbe un grande e chiaro accordo tra politici democratici (tutti: Fini, Di Pietro, Casini, Franceschini), sindacati, industriali, banchieri, per sostituire il pagliaccio al governo con una personalita' piu' sobria e soprattutto non piu' portatrice di conflitti di interessi e rappresentativa, finalmente, di un solo potere, quello esecutivo: per esempio Fini, visto che le elezioni le ha vinte la destra. Non esiste nessuna legge che vieti simile sostituzione.

Allora perche' non si fa? Perche' politici, banchieri, industriali, negli anni hanno fatto ciascuno la sua piccola o grande buona azione per sostenere e rafforzare lo strapotere di Berlusconi. Tronchetti Provera non gli ha fatto concorrenza con La7, la sinistra al governo non ha mai risolto il conflitto d'interessi, gli imprenditori l'hanno sempre privilegiato con la pubblicita', avendone in cambio la legittimazione a evadere il fisco, la CISL e la UIL hanno accettato accordi che hanno sventrato il mercato del lavoro, Fini e Bossi l'hanno continuamente scaricato e poi riabbracciato per convenienza. E poi ci sarebbe la mafia, che produce il 10% della ricchezza italiana e la sua parola, su chi governa e come, la pronuncia sempre, e non e' una parola da ascoltare ma da eseguire. Gli ultimi 15 anni sono strapieni di questi episodi. Politici, banchieri, sindacalisti, commercianti, hanno investito sul bond Berlusconi e attendono ancora, ansiosissimi, e hanno terrore che lui possa cadere prima che loro possano incassare il sospirato dividendo.

Berlusconi oggi rappresenta il potere esecutivo; tiene in pugno il potere legislativo non nascondendo di ritenere il parlamento "inutile" e disegnando le priorita' legislative sui suoi personali interessi (adesso l'approvazione della legge Carfagna sulla prostituzione viene sfacciatamente rinviata perche' lui e' interessato, meglio attendere le evoluzioni delle inchieste in corso); squalifica e indebolisce di continuo il potere giudiziario con leggi ad personam, dal lodo Alfano, alla cancellazione del falso in bilancio, al taglio alle intercettazioni; e oltre ai tre poteri ne possiede un quarto, il potere mediatico, che gli consente di manipolare la realta' a suo piacimento.

In teoria un ritorno alla democrazia e alle regole liberali sarebbe conveniente per tutti: politici, forze sociali, industriali, finanza, commercio (perche' le aziende devono essere ricattate anche su dove indirizzare i propri investimenti pubblicitari?) ma il potere di Berlusconi, come emerge anche dalle ultime inchieste, dal suo letto alle strategie economiche e' basato sul ricatto e su una ragnatela di promesse, favori, scambi, che e' assolutamente inestricabile.

1 commento:

andima ha detto...

bel post.
"Berlusconi non cadra' facilmente, sarebbe gia' caduto se ci fosse una valida alternativa"

io ho provato ad immaginare se cadesse veramente, se di colpo, all'improvviso si dimettesse o il governo cadesse sotto gli occhi di tutti. Ne e' uscita una poesia, dal riso amaro:

http://andimabe.blogspot.com/2009/07/lincubo-delle-dimissioni-lasciami.html


p.s. bel blog:)