martedì 23 giugno 2009

Trattori Lanzichenecchi


Ogni Consiglio d'Europa e' una via crucis, per i residenti del quartiere europeo di Bruxelles. La scorsa settimana e' stata una via crucis al quadrato, perche' al Consiglio d'Europa, il primo dopo le elezioni del nuovo parlamento, si e' aggiunta la due giorni di proteste degli agricoltori e produttori di latte europei. Strade chiuse. Tunnel bloccati (e solo un bruxellese sa quanto i tunnel cittadini siano una salvezza contro il traffico). Centinaia di trattori che lanzicheneccheggiavano furiosamente per il centro della citta'. La notte fra giovedi' e venerdi' hanno bivaccato nel Parco del Cinquantenario, sotto l'arco di trionfo, fra il museo dell'armata belga e il museo d'arte e di storia. Per poter tornare a casa in macchina si doveva affrontare un'ora di coda e poi elemosinare a uno sbirro il passaggio attraverso un varco controllato.

Venerdi' mattina un mio collega e' rimasto bloccato nel tunnel Belliard per due ore, perche' due trattori si erano messi di traverso tappandone l'uscita sull'autostrada. Io, che venendo da lontano, e cioe' da Bari, potevo permettermi di fare inversioni a u vietate, infrangere sensi unici e attraversare parcheggi di supermercati per evitare code inutili, ho trovato la via per arrivare comunque al lavoro in tempo, allungando il percorso di soli 20 chilometri. Il poliziotto a guardia di una transenna presso rond-point Montgomery mi guardava esterrefatto e un po' terrorizzato quando gli chiedevo "per andare a Leuven che strada mi consiglia?" "Monsieur hanno appena cominciato a bloccare tutto, tutto!" Sono arrivato a Leuven contro i 27 primi ministri d'Europa (incluso Berlusconi che al in quel momento al telefono veniva cazziato da Ghedini), contro i 1000 trattori di euroagricoltori incazzati, contro i poliziotti bruxellesi incapaci e contro il codice della strada.

In ogni caso, l'informazione su questi disagi fa sempre schifo. I residenti del quartiere europeo scoprono che l'indomani ci sara' un vertice dal fatto che il giorno prima la polizia predispone i cavalli di frisia nelle strade intorno ai palazzi delle istituzioni. Nessun avviso. Nessun manifesto. Nessun annuncio radio-tv. Sia giovedi' sera che venerdi' mattina vagavo in macchina per la citta' in cerca di varchi accessibili e la radio mandava in onda splendida e inutile musica pop. Solo venerdi' mattina alle 10, quando ormai stavo per arrivare al lavoro dopo un'ora di via crucis, la radio annunciava che c'erano forti disagi a Bruxelles per la protesta degli agricoltori: "Montgomery bloccata, Meiser bloccata, Schuman e Merode inaccessibili, tunnel Belliard e Tervuren bloccati". Grazie, a cose fatte sei un amico, ma potevi dirmelo prima.

E per cosa protestavano, poi, questi agricoltori? Per le quote latte. Ancora? Ma non avevano risolto, 15 anni fa? E chi lo sa. Apparentemente il costo di produzione di un litro di latte e' di 30 centesimi, il mercato li costringe a vendere a 20 centesimi, mentre per avere dei margini loro chiedono un prezzo di 40 centesimi. Questo significa che l'Unione Europea dovrebbe sottrarre al mercato e acquistare ulteriori quote di latte, in modo che il prezzo generale aumenti. Favorire gli agricoltori e mandare al diavolo milioni di famiglie, che gia' col latte oggi a 1,50euro al litro sono felicissime. Risulta che un esponente della Commissione Europea abbia invitato una delegazione di agricoltori fra giovedi' e venerdi' e che questi abbiano rifiutato. Ritenevano piu' proficuo e divertente bivaccare nei parchi e seminare il panico nel traffico bruxellese bloccando strade e tunnel coi loro mostruosi trattori.

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